Conviene investire in Google Ads per gli psicologi?

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Agli psicologi conviene investire in ADS?

In questo articolo, parleremo della differenza di una strategia di contenuti organici (sito e blog) e contenuti a pagamento (annunci di Google Ads) finalizzati alla promozione degli psicologi suoi motori di ricerca.

Quando si parla di comunicare la propria attività, la prima cosa che viene in mente è quella di aprire uno o più canali Social e iniziare a pubblicare i propri contenuti.

Ormai tutti sanno che è impossibile improvvisare la pubblicazione dei contenuti senza avere una strategia di comunicazione adeguata alla propria immagine professionale. Quindi, non starò qui a ribadirti quanto sia importante avere una strategia riguardo ai contenuti che pubblichi nei tuoi post.

Ma quando si inizia a parlare di Google Ads (o annunci a pagamento, in generale) alcuni psicologi iniziano a storcere un po’ il naso.

È comprensibile! Molti confondono ancora l’investimento con il costo: il costo è una spesa a perdere, l’investimento, invece, prima o poi, rientra e ti fa guadagnare.

Ok Denise, è tutto bellissimo, ma gli psicologi come me dovrebbero fare annunci con Google Ads o no?

Ti rispondo subito spiegandoti la differenza tra domanda latente e domanda consapevole nel tuo settore.

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Domanda latente e obiettivi a lungo termine

Quando tu pubblichi sui social senza fare alcun tipo di investimento monetario, ti stai posizionando come esperto nel tuo settore.

Se le cose vanno come devono andare, i tuoi contenuti si diffonderanno in modo organico, ossia spontaneamente, grazie alle interazioni delle persone che li guardano, e avranno sempre più visibilità.

Questa visibilità porterà nuove persone a vedere i tuoi contenuti, le quali continueranno a seguirti perché interessate a ciò che pubblichi.

Ecco che questi contenuti hanno lo scopo di informare ed educare il pubblico che ti segue: il tuo obiettivo è quello di stimolare quella che si chiama domanda latente. In altre parole, le persone che ti seguono sono interessate a te, ma non sanno ancora che potrebbero avere bisogno del tuo aiuto. Tuttavia, continuando a fare informazione, andrai a smuovere certi bisogni – in alcuni casi potremmo anche dire che i tuoi contenuti potrebbero aprire gli occhi a qualcuno – e molte persone inizieranno ad acquisire la consapevolezza che hanno bisogno di essere aiutate.

Ora, non è detto che tutti quelli che ti seguono diventeranno tuoi pazienti, però, grazie ad una presenza costante sui social (non solo sui social, vale anche con il blog o con la newsletter), coloro che sarai riuscito a stimolare, ti contatteranno!

Come puoi capire in autonomia, questo processo, per quanto super consigliato, è una strategia che porta risultati a lungo termine.

Domanda consapevole e obiettivi a breve termine

Parallelamente a quanto descritto nel paragrafo precedente, ci sono persone che non fanno parte del tuo pubblico ma che sanno già che hanno bisogno di aiuto e iniziano a cercarti: domanda consapevole.

Dunque, in pratica possiamo dire che non è merito tuo se hanno aperto gli occhi e hanno capito che devono cercare un terapeuta che li aiuti, ma sta a te farti trovare sulla loro strada.

Queste persone cercheranno attivamente sui motori di ricerca qualcuno che li possa aiutare e tu puoi farti trovare in due modi:

  • SEO: hai un sito ben indicizzato e quando qualcuno digita le parole chiave importanti per la tua attività, appari al primo posto;
  • SEA: paghi per posizionarti meglio dei tuoi competitor (che non sono solo i siti dei colleghi, ma sono soprattutto i portali per gli psicologi)

Premesso che, a mio avviso, l’ideale sarebbe avere entrambe le cose, il mio consiglio è quello di privilegiare la seconda opzione.

Non è la prima volta che ti parlo di questi temi: ho già spiegato in un lungo articolo quali sono le attività che dovresti intraprendere per aumentare il numero dei pazienti e promuovere la tua professione di psicologo/a. Qui, però, vorrei approfondire quali siano i vantaggi e gli svantaggi di ogni opzione disponibile.

Vantaggi e svantaggi della SEO per gli psicologi

Come già saprai, con il termine SEO (Search Engine Optimization) ci si riferisce all’insieme di tutte quelle attività che permettono di posizionare il tuo sito al meglio all’interno dei motori di ricerca secondo determinate keyword.

1. Fare un buon lavoro di SEO ha un prezzo

Una delle cose che mi infastidiscono di più quando leggo gli articoli che parlano della SEO è che si fa passare questa pratica come se fosse completamente gratuita. Ma non è così. A meno che tu non sia un professionista del settore, dovrai affidarti a qualche esperto che ti aiuti nel posizionamento del tuo sito e, com’è giusto che sia, gli esperti si fanno pagare per lavorare. E il loro, non è un lavoro semplice perché ha bisogno di molte competenze trasversali per essere fatto bene.

Ovviamente, se non vuoi investire tempo e provare a fare per conto tuo, puoi sempre provarci. In ogni caso stai risparmiando denaro ma stai facendo un investimento di tempo ed energie.

2. La SEO è un investimento a lungo termine

Come per i Social, lavorare per la SEO è importante ma non porta risultati immediati.

Le modifiche, i miglioramenti e tutte le lavorazioni che il professionista che hai ingaggiato ha apportato al tuo sito, verranno prese in considerazione dai motori di ricerca dopo qualche mese.

Inoltre, per un lavoro di SEO davvero efficace, è consigliabile che il tuo sito abbia anche una sezione blog attiva. E quindi, i contenuti del tuo blog porteranno risultati a lungo termine perché andranno a rispondere ad una domanda latente, esattamente come i contenuti che pubblichi suoi Social.

3. C’è molta concorrenza

Posizionarsi ai primi posti della ricerca con le tue parole chiave di riferimento è sicuramente più difficile in modo organico grazie alla SEO che con la SEA.
Questo perché non tutti i tuoi competitor fanno annunci a pagamento, ma quasi tutti avranno un sito internet che avrà parole chiavi simili alle tue per posizionarsi organicamente sui motori di ricerca.

Senza contare che, oltre ai siti dei tuoi colleghi psicologi, devi anche competere con le piattaforme di aggregazione di informazioni di settore (come GuidaPsicologi, MioDottore, etc) che in quanto a SEO sono fortissime.

4. La SEO è un lavoro che deve essere fatto in maniera costante

Non puoi pensare di ingaggiare un professionista per un lavoretto al volo ed essere a posto così per gli anni avvenire. I motori di ricerca hanno algoritmi in costante evoluzione e privilegiano i siti internet che vengono aggiornati spesso.

Vantaggi e svantaggi di Google Ads per gli psicologi (SEA)

Per par condicio, mi sembra opportuno elencare anche quali siano i vantaggi di fare inserzioni a pagamento sui motori di ricerca.

[Attenzione: esistono anche le inserzioni a pagamento sui social ma non ne parlerò in questo contesto perché anche quelle servono per rispondere alla domanda latente]

1. Investi economicamente ma non è detto che sia dispendioso

Un falso mito che gira è che le inserzioni sui motori di ricerca siano molto dispendiose. Non voglio smentirlo interamente perché per alcuni settori, aree o servizi è necessario investire molto per ottenere risultati.

Ma non è affatto detto. È possibile ottenere risultati anche con investimenti ridotti.

2. I risultati arrivano a breve termine

Come ti dicevo, le Google Ads vanno ad intercettare la domanda consapevole per gli psicologi. Questo significa che le persone che ti stanno cercando, hanno già deciso che vogliono intraprendere un percorso di terapia. Ecco che, farsi trovare da queste persone, le porta a trasformarsi in tuoi clienti molto velocemente.

3. C’è concorrenza, ma meno che in organico

Come ti spiegavo nel paragrafo precedente, c’è ancora molta resistenza da parte dei professionisti nell’approcciarsi a fare annunci a pagamento su Google. E quindi, a meno che tu non sia particolarmente fortunato/a, avrai sicuramente qualche concorrente anche in ambito SEA, ma non così tanti come in ambito SEO.

4. Puoi interrompere le campagne quando vuoi

La cosa più bella delle Ads è che possono essere interrotte in qualsiasi momento. I motivi potrebbero essere molteplici: da quelli negativi a quelli positivi.

Infatti, nel caso in cui le tue campagne non funzionassero o non portassero ai risultati sperati, potrai modificarle o fermarle.

Ma anche nel caso in cui avessi l’agenda piena di appuntamenti e non sentissi più il bisogno di cercare altri pazienti, potrai decidere di mettere in pausa le tue campagne, dedicarti alla tua strategia a lungo termine sui social e riavviarle qualora ne avessi nuovamente bisogno.

Conclusioni

Per una strategia completa di promozione della tua professione di psicologo/a sarebbe auspicabile mettere in atto tutto quello di cui abbiamo parlato: presenza costante sui social, buon lavoro di SEO e Ads sui motori di ricerca.

In particolar modo mi sento di consigliarti di fare delle campagne a pagamento in queste due circostanze:

  • Sei in attività da poco e hai bisogno di trovare i tuoi primi pazienti;
  • Hai avuto un calo di pazienti e vorresti riempire di nuovo la tua agenda.

Affidarsi a Google Ads è una buona scelta per gli psicologi perché è un ottimo modo per raggiungere in fretta gli obiettivi e far partire (o ripartire) l’attività in tempi brevi.


Spero di esserti stata d’aiuto e averti chiarito le idee in questo ambito.
Scrivimi in privato o lasciami un commento se hai qualche domanda.

Se invece hai bisogno di un supporto professionale, visita la pagina dedicata al mio servizio di creazione di campagne GoogleAds.

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